Google Plus: Foto, Hangouts e Stream

Il 26 Febbraio 2015 Sundar Pichai ha rilasciato un’intervista esclusiva a Forbes in cui, tra le altre cose, rendeva noto che Google+ Photos e Hangouts potranno essere usati in modo completamente slegato dalla piattaforma social. Molto probabilmente i dettagli saranno annunciati al Google I/O di maggio.

vi accorgerete che ci concentreremo su comunicazioni, foto e stream

Bene, era una scelta prevedibile e auspicabile. Per chi usa Google+ la cosa dovrebbe essere quasi del tutto trasparente, per chi non lo utilizza, avrà a disposizione due ottimi strumenti.

Prevedibile

Prevedibile perché da mobile le applicazioni sono SEMPRE state distinte, infatti si ha l’app Foto, Hangouts, Google+ e Google My Business (come dashboard per le pagine Google+).  Della possibilità, concreta, di una versione indipendente delle applicazioni più importanti rese disponibili con Google+ ne avevo già parlato ad Agosto del 2014 sia per Google+ Photos che per Hangouts.

Così scontato che durante il VisualStorytellingDay l’avevo dato per certo nel 2015.

google plus news

Io non vedo il futuro, studio forte

Auspicabile

Ora l’app Foto funziona solo associata ad un account Google+, anche se puoi modificare l’immagine (con sistemi di editing molto interessanti) e condividerla in millemila modi, compreso ovviamente pubblicarla su qualsiasi social network. Perché quindi collegarla per forza ad un account Google Plus? La risposta potrebbe essere ovvia: per attirare più gente su Google Plus! Bene, è una cazzata. Anche Internet Explorer è installato su tutti i PC, ma la gente utilizza Google Chrome. Serve un’azione ben precisa dell’utente, per creare consapevolezza ed empatia.

La mossa di rendere l’applicazione foto “stand alone” consentirebbe di attrarre a sé tutti coloro che sono interessati alla fotografia, prima ancora di decidere su quale social pubblicarlo! Una fetta enorme di utenti ha uno smartphone con sistema operativo Android! Quindi molte più persone potrebbero saggiarne le caratteristiche e funzionalità come applicazione a sé stante. Paradossalmente anche gli stessi utenti di Google Plus, tanti non si sono accorti della presenza di quest’app, perché essendo separata dall’app Google+ risulta trasparente e poco accessibile.

Il trend, non solo di Google, è quello di realizzare applicazioni verticali, la gente ha poca voglia di pensare e di fare i vari collegamenti. App Foto? Fa foto! Hangouts? Fa video e chat! Poi possono essere usati in Google Plus e con Google Plus per una strategia di comunicazione più complessa ed articolata. Google Plus non farebbe un passo indietro, ma semmai in avanti. Google+ ha il miglior layout per apprezzare in pieno le foto, ma ora è completamente tagliato fuori da Instagram ad esempio, puoi condividere la foto solo su Twitter e Facebook, per ovvie ragioni…

Anche Bradley Horowitz nuovo Master & Commander di Google+ è d’accordo con me:

Some great comments from +Sundar Pichai about future product direction for Google+, Photos, Hangouts.  We’ve been working hard on these changes and I’m really excited about what these will mean for our users.  As +Radiohead says, “Everything in its right place…”

https://plus.google.com/u/0/113116318008017777871/posts/cX7yJeSM1hp

Io non leggo articoli, condivido forte

Sì, ok… ma possibile che nemmeno uno abbia associato a Google+ il termine “morto”? Certo che sì, mio tenero scricciolo! Ci mancherebbe altro!

Gli articoli più condivisi, almeno dalle persone che bazzicano nella mia bolla social sono stati quello di theverge.com e TechCrunch.com, che ovviamente hanno, per amore della tradizione, scritto “dopo la dipartita di Vic Gundotra”, morte e smembramento, ma sono stati più teneri del solito. Comunque più che sufficiente per scatenare ricondivisioni di questi articoli, tirando fuori le solite immagini di tombe, zombi ed tutto il Media Kitemmurt.

C’è nel WEB una sola cosa peggiore del non far parlare di sé: il far parlare di sé alla cazzo.

Google ha sempre scelto una strada soft per la gestione di questi “malintesi”. Anche in questo caso ha risposto tramite un post su Google+

Google+ Chief Architect + Yonatan Zunger dice:  non ci saranno grandi cambiamenti connessi alla riorganizzazione di Google+ Photo e Hangouts, ci sono stati un sacco di malintesi e di speculazioni 🙂 La riorganizzazione interna è stata rinominata “Foto e Streams,” perché a Sundar piacciono nomi che corrispondono a ciò che le squadre fanno (muratori tirano su muri, panettieri vendono il pane, i carrozzieri fanno le carrozze ed alcuni socialmediacosi i becchini). Tutto ciò non porterà cambiamenti all’utente. Lo so, lo so, via abbiamo diluso.

La mia è una traduzione un po’ colorita, quella originale la trovi qui.

Se questo può essere un giusto approccio per la Search  o altri servizi, per la comunicazione social credo che sia poco efficace. Il click baiting, il cavalcatore di news e la condivisione di cose non lette creano  un polline disinformatico che lo sciame social, che ne è ghiotto, distribuisce nell’Internet. Non c’è scampo, Serve la Digital Pialla!

A te

Oggi non mi rivolgo a te che “scrivo così i titoli per ricevere più click” oppure a te “ricondivido quel post che ho capito che è un po’ farlocco ma faccio engagement”, ma mi rivolgo a te, si a te che non utilizzi G+ perché, dopo 4 anni, non hai capito se morirà o meno – leggo tutti i titoli di quegli articoli che poi non leggo e boh… non lo so, che faccio? – voglio dirti: guarda… non ti capiterà MAI, ma ipotizziamo che si avvicini a te una gran bella ragazza e ti sussurri all’orecchio (mordicchiandotelo ovvio) – ho voglia di fare l’amore con te, ora, FORTE, abito a 37,4 metri da qui – tu cosa fai? Pensi ad una di queste cose?

  1. Sì, ma che ci faccio a fare l’amore, tra due minuti (al lordo di doccia e convenevoli) sarà tutto finito! TUTTO!
  2. Sì, ma un giorno sta figa sarà MORTA!
  3. Sì, ma dai… per me è del Molise sta qua!

Oppure cogli l’opportunità? Direi che è una bella opportunità. Potresti anche declinarla, ma per un motivo più serio, tipo “No grazie, la mia ragazza non è gelosa, ma mena forte” oppure “No grazie, ma nella mia attuale strategia social non c’è spazio per notti sfrenate di sesso, devo dedicarmi ai live tuitting di FORTE FORTE FORTE”

Conclusione

Avrai capito che a me l’idea non dispiace affatto e per quanto ci piace pensare che gli ingegneri di Google siano su una zattera urlanti aiuto, un minimo di strategia dietro c’è. Forse manca giusto un filo di marketing.
Tu hai già utilizzato Google+ Photos?

Salvatore Russo
Salvatore Russo

Brand Builder croccante con morbido ripieno di creatività. Consulente di Branding, Personal Branding, Event Marketing e ideatore di blog di successo. Autore dei libri &Love Story, SEO&Content e SEO&Journalism. Founder e Direttore Creativo di &Love.

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