Beach&Love ha gridato al mondo: si può fare! Non siamo scogli in mezzo al mare, ma navigatori delle emozioni umane. Strategie di branding e marketing per differenziarsi e diventare un punto di riferimento per i turisti.
Cos’è per me il Beach&Love
Beach&Love è un’avventura. Organizzare un evento è una grande sfida, farlo in spiaggia con la perfetta alchimia tra contenuti, networking e divertimento è un’avventura! È quell’evento a cui se non partecipi potresti dire “boh” ma se partecipi dirai sicuramente “ora ho capito cosa intendono quando parlano di eventi alla &Love“. È come un grande puzzle, tutti i pezzi li devi immaginare e si incastreranno solo un attimo prima. Non è un lavoro per deboli di cuore, è un lavoro per chi ha un grande cuore.
Beach&Love è leggerezza. Argomenti pesanti come macigni spiegati da chi ha un grande Know WOW: competenza abbinata alla capacità di coinvolgere e sorprendere.
Beach&Love è la fabrichetta delle idee. Chi partecipa lo sa: zero distanza tra relatori e pubblico, la connessione è totale. Il contesto ideale per conoscere persone, condividere progetti, pensieri e intuizioni. Sono tantissime le collaborazioni e amicizie nate sulla spiaggia di &Love e ne sono croccantemente orgoglioso.
Il riassuntone dell’evento l’ho scritto qui Beach&Love 2023: brand e marketing per il turismo in questo post, invece, mi concentro su alcuni concetti espressi nel mio keynote.
Turismo: produttori di sorrisi
Non siamo produttori di spaghetti alle vongole, camere d’albergo, lettini, ombrelloni e sedie sdraio. Siamo produttori di sorrisi!
Siamo un sorriso disegnato sulla sabbia. Basta un’onda per cancellarlo. Basta un cameriere poco attento per spazzarlo via. Basta una pulizia della camera approssimativa. Basta un all inclusive con l’asterisco. Basta un annuncio pubblicitario fantasmagorico che non rispecchia minimamente la realtà.
Ogni giorno dobbiamo lottare per quel sorriso. Ogni benedetto giorno. Lo scopo è farsi scegliere e non comprare. Lo scopo è diventare un posto da ricordare, in cui tornare e da consigliare con piacere.
Fenicottero rosa
I fenicotteri si nutrono di crostacei che contengono i carotenoidi, cioè i pigmenti che conferiscono alle penne il caratteristico colore rosa. Ecco, immagina i tuoi clienti come fenicotteri rosa, arrivano da te con un colore ben preciso, dato dalla somma della loro cultura, pensieri, gusti, esperienze, bisogni e desideri.
La sfida è conoscerne più sfumature possibili, così da offrirgli una esperienza tale da conferirgli il colore Pantone del tuo brand, un richiamo irresistibile per altri fenicotteri.
–> TAKE AWAY
1 – Studia i tuoi fenicotteri in ogni fase del percorso e individua i punti di contatto. Domandati chi sono, cosa vogliono, cosa vorrebbero, cosa si possono permettere, cosa cercano e cosa trovano.
2 – Definisci il tuo colore. Ci sono tantissimi elementi da considerare, parti da vista, udito e olfatto:
- Vista
Refusi che ti fanno cadere le braccia e locali anonimi? NCS, non ci siamo. L’occhio vuole la sua parte, iniziando dal copy dei menu.- Copywriting (menu, post, informazioni)
- Instagrammabilità (locale, piatti, bevande)
- Look (staff e clienti)
- Udito
Il suono dà colore al tuo brand! La voce scocciata al telefono che colore ha?- Sound Branding
- Public Speaking
- Script e linee guida
- Podcast
- Tormentone
- Olfatto
Grazie al marketing olfattivo si riesce a influenzare positivamente il morale e il comportamento d’acquisto dei tuoi clienti, aumentando il tempo di permanenza e imprimendo il ricordo dell’esperienza piacevole nel tuo albergo, bar, ristorante, etc.- Relax (lavanda, basilico, cannella e agrumi)
- Anti-stress (vaniglia)
- Energia (menta piperita, timo e rosmarino)
- Romanticismo (zenzero, cardamomo, liquirizia e cioccolato)
- Felicità (rosa)
Senza brand sei in balia delle onde
In alcune vie di Catania sono stati appesi degli ombrellini colorati. Mi pare ovvio, non piovendo mai, hanno trovato un modo per usarli!
Sai qual è stato il risultato di questa semplice idea?
Catanesi e turisti hanno modificato il modo di vivere la città, preferendo ristoranti, bar, hotel e b&b delle zone “con gli ombrelli”. Perché? Semplice, sono belli e instagrammabili. Ci sono aziende che hanno triplicato il proprio fatturato e altre, che fino a poco tempo prima prosperavano, hanno visto cadere in picchiata i propri ricavi.
–> TAKE AWAY
- Il settore turistico non è Product-Oriented ma Experience-Oriented.
- Devi prendere una decisione: vuoi essere uno scoglio che prende schiaffi dalle onde del mercato oppure vuoi costruire un brand capace di attirare il pubblico a prescindere dal fatto che la tua via sia addobbata con ombrellini colorati?
- Il brand territoriale è fondamentale. Non bastano certo degli ombrellini, ma sono un esempio lampante di come la definizione di un’identità distintiva e riconoscibile del territorio sia di grande aiuto per tutte le aziende del settore che a loro volta devono lavorare per la costruzione del proprio brand: veicolare il messaggio dell’esperienza promessa, come un sigillo di qualità.
Turismo e Content marketing
Ho sempre affermato che per le mie attività di brand building il content marketing ha un ruolo fondamentale. Ho creato blog aziendali da milioni di visite mensili. Ho scritto due libri sull’argomento (SEO&Content e SEO&Journalism) e decine di contributi su altrettanti libri di professionisti del settore. Quindi, il mio parere potrebbe essere inquinato da interessi personali.
Ma allora fidati dei sondaggi Ipsos e di quello che dice la gente! Alla domanda “dove vado in vacanza quest’anno?” le persone cercano risposte online, consultando blog, forum di viaggi, social media, etc.
–> TAKE AWAY
Ci sono zone stupende, che non vengono minimamente prese in considerazione dalle persone come mete delle proprie vacanze. Semmai ci vanno in giornata perché c’è qualche monumento o altro e poi fuggono. Eh ma siamo pieni di cose da vedere, non capiscono niente! Non è che non lo capiscono, non lo sanno!
- Sfrutta canali già esistenti: instaura collaborazioni con blogger, youtuber e content creator.
- Crea il tuo piano editoriale: sviluppa contenuti (blog post, post social, video e foto) che nel tempo genereranno contatti, brand e autorevolezza.
Le 10 cose del Beach&Love 2023
1 – Capitan Findus
Solo tanto contenuto croccante negli eventi &Love! (semicit)
2 – Povero Gabbiano
Mi presento sempre con le gambe bianche, nella prossima edizione mi sforzerò di abbronzarmi prima o al massimo mi darò un paio di mani di impregnante finitura rovere.
3 – E…STATE CON NOI
È stata scelta a unanimità come il gioco di parole più scrauso di sempre nel mondo turistico!
4 – Ma non hai caldo?
La domanda che mi ha assillato per l’intera giornata. No, non ho caldo. Sono Toro ascendente forno a legna.
5 – No Budget? No party
La mia faccia quando mi dite: il progetto mi piace, ma non c’è budget, è un problema?
6 – The winner is…Sicilia!
Con il 14% di preferenze, la Sicilia è al primo posto nei sogni di vacanza degli italiani, secondo l’indagine Future4Tourism di Ipsos presentata da Enrica Tiozzo. Ma vuoi vedere che c’entra il fatto che l’anno scorso abbiamo realizzato il Beach&Love a Catania?
7 – Benvenuti!
Teo Mandrelli e Luca Quadrelli fanno parte ufficialmente della famiglia &Love! La loro musica attiva anima e corpo, e poi sono gli unici che non si arrabbiano se arrivo io con il mio sax.
8 – Il sondaggio
In quale girone dell’inferno si trova l’inventore della moquette in albergo?
9 – Non vince il più forte, vince chi collabora
Senza di loro mi sento con il primo risultato nella seconda pagina di Google! Un grazie di cuore a tutta la famiglia &Love.
10 – Alla tua salute!
Ti auguro di realizzare i tuoi sogni e spero di fare un pezzettino del percorso insieme a te!