Personal Branding: 10 miti da sfatare

La nostra vita è come un film, il prossimo è seduto in platea a gustarsi lo spettacolo. Possiamo lasciare che il regista sia il caos oppure prendere noi il controllo della sceneggiatura, luci, attori e trama della nostra narrazione. Prima di iniziare il tuo percorso di personal branding è bene fare pulizia di preconcetti, falsi miti e cattive abitudini. 

1 – La trappola del “sii te stesso”

Sii te stesso! Uno dei consigli più diffusi, a basso costo e maledettamente pericoloso per il personal branding. Spontaneità non significa “dico tutto ciò che penso”, quello lo fanno i cretini.

Le persone capaci di comunicare filtrano il messaggio negli ingranaggi del buon senso e poi lo vagliano sotto la lente dell’opportunità. 

Auto-accettazione costruttiva, questa è la via! Avere la consapevolezza di pregi, difetti, angoli da smussare, silenzi da enfatizzare, cose da dire e fatiche da compiere. Piccoli upgrade quotidiani, per dare forma e sostanza alla migliore versione di te.

2 – Maschera

Molti credono che fare personal branding sia come recitare una parte. Totalmente sbagliato. Comunicare per farsi scegliere, questo è il personal branding. Senza maschere, ma definendo chi vogliamo essere per gli altri, cosa vogliamo che sappiano di noi: qual è il nostro scopo, i nostri valori e il nostro messaggio. 

3 – La perfezione non esiste

Ostentare perfezione è un fardello che rallenta la crescita del brand personale. Alla perfezione, bisogna preferire la coerenza alle nostre sfide, paure e motivazioni. A volte si sbaglia, fa parte del gioco. Debolezze, fallimenti e difficoltà, possiamo mostrare anche la faccia oscura della luna, anziché nasconderla sotto lo zerbino dei filtri di Instagram.

4 – Vendere

non faccio personal branding perché non voglio vendermi

In realtà, siamo perennemente in una trattativa di vendita. Ci vendiamo quando parliamo con amici, parenti, moglie, marito, suocera, rettiliani, colleghi e clienti. Ci vendiamo allo specchio, per uscire vincenti dalla trattativa più complessa, quella con noi stessi. “Vendere” vuol dire proporci al meglio delle nostre capacità e trovare chi la nostra persona sconfinfera parecchio, a tal punto da definire un valore ed eseguire un pagamento in affetto, pacche sulle spalle e bonifici.

5 – Non sei un prodotto

Non sei un prodotto, sei il brand. La tua comunicazione deve creare un tessuto narrativo in grado di far comprendere chi sei, le tue sfide, perché lo fai e come lo fai. Il pubblico avrà così modo di conoscerti, apprezzarti e sceglierti. Poi c’è il cosa fai, le tue aziende, i tuoi prodotti e servizi.

6 – Know WOW

Il talento, da solo, è come una bella auto senza benzina. Il talento, se alimentato con una buona strategia di comunicazione, può farti raggiungere mete inimmaginabili. Steve Jobs è stato bravo a comunicare il suo talento, ma soprattutto è riuscito nella titanica impresa di coinvolgere milioni di persone nel suo sogno. La gente non compra tecnologia Apple, partecipa a quel sogno. Ecco cosa intendo per KNOW WOW, la combinazione tra competenza, talento e capacità di emozionare, persuadere e coinvolgere il pubblico. 

7 – Non esiste il social sgabuzzino

LinkedIn lo uso per lavoro, Facebook per le stupidate con gli amici

Ti confido un segreto: Facebook è pubblico quanto LinkedIn! E ti dirò di più: molte delle persone che incontri su LinkedIn hanno anche un account Facebook e mostrarti da una parte Dottor Jekyll e dall’altra Mister Hyde non è proprio una scelta intelligente. 

8 – Screenshot

Probabilmente quando hai pubblicato lo screenshot dell’email di quel cliente avrai ottenuto tanta solidarietà da parte degli addetti ai lavori “anche a me è capitato un cliente così, ahahah” ma hai pagato un prezzo salatissimo: fiducia e autorevolezza.

9 – Lamenta

Quella tecnica di personal branding che prevede a giorni alterni, uno si e l’altro pure, la pubblicazione di post al gusto LAMENTA. È vero, spesso questa tecnica attira tanti like e commenti, ma il personal branding non è un gioco a chi fa più punti. Avere sempre un atteggiamento negativo e polemico catalizzerà solo frustrazioni, un po’ come la voce al casello automatico dell’autostrada.

10 – Grazie alle mie due lauree

Nel 2015 Filippo Petrucci, tenente colonnello dell’Aeronautica e meteorologo Rai, durante una diretta tv ebbe qualche problema tecnico con il touch screen e poco dopo, quando gli fu ridata la parola, si lanciò in un autoelogio che ha fatto storia.

Bentornati nel nostro spazio meteo ma prima di iniziare a parlare di meteo, non posso esimermi dal ringraziare i miei amici conduttori che prima del telegiornale hanno sottolineato come noi dell’aeronautica militare, in particolar modo io, siamo molto bravi ad assicurare un servizio di qualità anche in condizioni avverse, con la tecnologia che non ci aiuta. Questo grazie alla preparazione fornita dall’aeronautica militare, grazie alla nostra esperienza e anche grazie alle mie due lauree in ingegneria e scienze della comunicazione, conseguite entrambe con la lode, che mi permettono di avere una comunicazione efficace, anche senza touch screen.

Questo video fa il giro del web da 8 anni, sono stati creati migliaia di meme e il suo clamore non accenna a placarsi. Si potrebbe dire che è stato un successone, ma anche meno.

Fare storytelling della propria superiorità psico-fisica-big-monetaria, autoincensarsi per la propria presunta intelligenza, ricchezza e fisicanza, pubblicare a raffica solo post di mirabolanti gesta e grandiosi successi, equivale a uno struggente IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO IO, come il raglio di un asino. La competenza non basta. Il fatturato non basta. I macchinoni non bastano. Le foto a bordo piscina in ville di lusso non bastano. Aggiungiamo altri elementi alla ricetta: ascolto, dialogo, pensieri e ispirazioni. 

Salvatore Russo
Salvatore Russo

Brand Builder croccante con morbido ripieno di creatività. Consulente di Branding, Personal Branding, Event Marketing e ideatore di blog di successo. Autore dei libri &Love Story, SEO&Content e SEO&Journalism. Founder e Direttore Creativo di &Love.

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