Un unico account. Tutto il mondo Google.
Questa è la frase che si legge sotto il logo di Google quando si effettua il login oppure si crea un nuovo account. Purtroppo siamo troppo presi dalla frenesia della vita quotidiana, dal fotografarci i piedi, fare click baiting, content curation, copy & paste curation e altre cose importantissime per dar retta ad una frase così inutile. Che vorrà dire poi? Boh!
Fermati un secondo è rileggila:
UN UNICO ACCOUNT. TUTTO IL MONDO GOOGLE.
U-N U-N-I-C-O A-C-C-O-U-N-T. T-U-T-T-O I-L M-O-N-D-O G-O-O-G-L-E.
Questo vuol dire che inserendo i dati una sola volta avrai accesso a tutti i servizi dell’ecosistema Google: Search, Gmail, Drive, Maps, Adwords, Analytics, YouTube, Play e Google+. Semmai a te serve solo la posta elettronica e il motore di ricerca, ma Google ti mette a disposizione anche altri servizi, puoi anche non usarli, eh. Spesso però questi servizi dialogano tra loro e quindi se ad esempio sei alla ricerca di una pizzeria sarà difficile non interagire con Google Maps e se trovi una pizzeria con delle recensioni, cliccandoci sopra probabilmente finirai su Google+. Insomma Google non sta mai fermo, si evolve, si modifica e rende sempre più integrati i suoi servizi pur lasciandoli separati. Ognuno fa il suo e tutti aiutano gli altri.
Se capisci questo, il resto dovrebbe essere una passeggiata in una giornata di sole mentre mangi del zucchero filato. #EINVECE sembra che questo concetto sia difficile da comprendere e mangi solo aria mentre dici fesserie.
Cos’è Google+?
Si, dopo 4 anni, Q-U-A-T-T-R-O A-N-N-I è necessario ancora spiegarlo.
Tutte le attività “social” nell’ecosistema Google vengono gestite tramite Google+, quindi ognuno deve presentarsi con un’identità digitale a prescindere che sia “Mario Rossi” o “Batuffolo Rosa”. A questa identità digitale vengono associati tutte le sue interazioni. Queste interazioni sono una miniera d’oro per Google. Questo è uno dei grandi profitti generati da Google+. Anche se la gente lo dovesse usare solo periodicamente. Non interessa creare un parco giochi digitale in cui intrappolare l’utente, per fargli vedere più pubblicità possibile. Su Google+ non c’è pubblicità. Puoi pubblicizzare i post tramite +Post Ads, ma lo fai si 2 milioni di siti partner della rete display di Google Adwords, non in piattaforma.
Google+ è incentrato sul contenuto. Basta guardare come è strutturato il layout, la formattazione del testo, l’assenza di un algoritmo che limita la diffusione dei post, la mancanza di applicazioni di terze parti, API che permettono poche manipolazioni esterne, etc.
Google+ è un social network. Nel senso che ti permette di metterti in collegamento con altri utenti, di postare foto, testo, link, video, sondaggi, fare chat e videochiamate.
Google+ è un social layer, nel senso che va oltre la piattaforma. Ciò che fai su Google+ non rimane su Google+, viene smarmellato per bene anche su Google Search, Google Maps, Google Notizie, etc. Rappresenta quindi uno strato “social” che attiva e rafforza tutti i prodotti Google.
Google+ è un’opportunità. Puoi decidere di coglierla o meno. Quello che non puoi permetterti di fare è non conoscere questa opportunità. Quello che non puoi fare è continuare ad ignorarlo solo perché hai letto un articoletto che ne decreta la morte.
Ricerca, studia, esegui dei test e decidi TU.
ASSOMIGLIA CHI?
Il nuovo gioco di società! Google+ è Google+, punto. Qualcuno però deve per forza paragonarlo ad altre piattaforme, così facendo però commette un grossolano errore: se lo paragoni a Facebook, tenterai di usarlo come Facebook e non essendo Facebook, non ti darà risultati come Facebook.
Assomiglia a Linkedin!
Sì è vero, all’inizio era questo il modello preso in considerazione, non certo Facebook. Tutte le similitudini le trovi dentro la scheda informazioni nel profilo personale e se vuoi nella gestione delle community. STOP.
Assomiglia a Twitter
Sì, è vero. Puoi seguire chi vuoi senza chiedere il permesso e gli hashtag funzionano bene. STOP.
Assomiglia a Pinterest
Sì, vero, il layout si adatta al formato delle immagini e non il contrario. STOP
Assomiglia a Facebook
Sì, è vero. Puoi contattare gente, postare foto, video, link, testo. STOP.
Ieri mi chiedevano: un social media strategist dovrebbe proporlo alle aziende? Una risposta generica sì/no sarebbe sciocca ed inutile. Dipende dal business, dagli obiettivi, come per QUALSIASI altro strumento online. Iniziamo a parlare di strategia digitale, per favore.
Un’attività Local senza Google My Business a me fa strano. Tanti ancora non lo usano, tanti solo perché non lo conoscono. Quando ne parlo nei miei eventi, webinar, etc solitamente ho circa il 97,5% di mascelle bloccate! http://www.webintesta.it/google-plus-per-aziende/
Perché scoprono finalmente le potenzialità e si domandano ma perché non me l’hanno proposto?. Perché G+ costa fatica. Bisogna imparare ad usarlo. Non è come una mela, sciacquatina e GNAM. È più come una melanzana, buona, ma ha bisogno di una preparazione speciale.
HANNO UCCISO GOOGLE+, CHI SIA STATO NON SI SA
Google Plus è morto settordici volte, solo nell’ultimo mese! In questo post riepilogo le morti più spassose.
Lasciamo stare le speculazioni editoriali. Oramai è così, punto. Almeno una volta a settimana qualcuno deve parlare della morte di Google+ ed ha ragione a farlo. Tanti ne parlano, tanti gli danno ragione e tanti si premurano di dire che si sbagliano. In maniera cinica dico che fanno bene, in maniera cinica dico che sono 4 anni che fanno figure di merda, fa parte del gioco.
SMEMBRAMENTO DI GOOGLE+
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA, ok, ok, la smetto. In questi giorni si è tornati a parlare di smembramento (sempre termini carini ed empatici) di Google+ in quanto Google Photo ed Hangouts saranno indipendenti dalla piattaforma. Tradotto: puoi usarli anche senza account Google+. Questa cosa è vista come la prova definitiva, ma proprio vera vera, te lo giuro che Google+ è morto.
Allora ne ho parlato in modo dettagliato in questo articolo http://www.salvatore-russo.it/google-plus-foto-hangouts-stream/, qui te la faccio breve: la cosa è vera, Google ha intenzione di separare da Google+ i due tool più importanti, ma è vera da sempre. Altrimenti non si spiega perché da mobile non c’è un’unica app ma quattro: Google+, Google+ Photo, Hangouts e Google My Business. Per quanto ci piaccia pensare che gli ingegneri di Google siano su una zattera urlanti aiuto, un minimo di strategia dietro ce l’hanno, al massimo gli manca giusto un filo di marketing.
La mossa di rendere l’applicazione foto “stand alone” consentirebbe di attrarre a sé tutti coloro che sono interessati alla fotografia, prima ancora di decidere su quale social pubblicarlo! Una fetta enorme di utenti ha uno smartphone con sistema operativo Android, quindi molte più persone potrebbero saggiarne le caratteristiche e funzionalità come applicazione a sé stante.
Il trend, non solo di Google, è quello di realizzare applicazioni verticali, la gente ha poca voglia di pensare e di fare i vari collegamenti. App Foto? Fa foto! Hangouts? Fa video e chat! Poi possono essere usati in Google Plus e con Google Plus per una strategia di comunicazione più complessa ed articolata. Google Plus non farebbe un passo indietro, ma semmai in avanti. Google+ ha il miglior layout per apprezzare in pieno le foto, ma ora è completamente tagliato fuori da Instagram ad esempio, puoi condividere la foto solo su Twitter e Facebook, per ovvie ragioni…
Tutto ciò non cambierà nulla nell’uso di Google+. Faccio una foto con il mio smartphone, la modifico con Google Photo e la pubblico dove mi pare, l’archivio in Drive, etc. Su Google+ ci sarà sempre la sezione photo. Praticamente è così già oggi. Allora perché tutto ‘sto parapiglia? Ah non chiedermelo a me. Il 30 marzo sull’account G+ di GoogleDrive è stato un pubblicato un post che diceva:
A volte, usiamo le immagini per scopi pratici, come la pianificazione di un matrimonio, il rimodellamento di una cucina, o catturare appunti di riunioni da una lavagna. E, mentre si scatta tutti i tipi di foto, la vostra esperienza in Google dovrebbe essere trasparente e coerente. A partire da oggi, le foto ed i video si mantiene in Google+ Foto saranno disponibili anche in Google Drive.
http://goo.gl/s0Vfa3
Fino ad oggi si poteva fare il contrario, portare in Google+ Photo le foto presenti in una cartella di Google Drive. Quindi si tratta di un’ulteriore integrazione tra i servizi. Io la chiamo integrazione tra i servizi, altri lo chiamano smembramento e morte. Cazzo ti devo dire?
LE CHIACCHIERE STANNO AL BAR
Zitti, parlano i report. Ti consiglio il sito GlobalWebIndex per recuperare informazioni utili in merito al Mondo dell’internet e popolo del WEB! Puoi recuperare informazioni interessanti su tutte le piattaforme social, compreso ovviamente Google+. Ora ti presento alcune immagini, a breve tirerò fuori un articolone sull’argomento. Gli utenti Google+ non sono così pochini ed inoltre bisogna tenere conto di come vengono eseguite queste statiche. Ad esempio lo sai che vengono conteggiati come utenti attivi su Twitter e Facebook tutti quelli che usano il sistema “Facebook login” e “Twitter Login”? Leggi questo bell’articolo di Mark Traphagen http://marketingland.com/google-plus-small-still-not-dead-yet-125083
L’importanza di Google come piattaforma multimediale content-sharing è notevole. Il 44% percento degli utenti attivi dichiara di leggere un articolo sulla rete e più di un terzo ha letto una notizia. Per il 30% degli utenti attivi quest’attività viene ben prima delle interazioni personali, come messaggi ad amici o commenti sullo stato di un amico.
Da questi dati è chiara l’importanza di Google+ per i brand che lo usano come punto di contatto per potenziali consumatori: più di un quarto dichiara di aver visitato una Pagina Google+nell’ultimo mese. Il 24% riferiscono che hanno usato Google+ per la ricerca di un prodotto che sono interessati ad acquistare.
Che “palle” che sta facendo Google con “Un unico account. Tutto il mondo Google.” è diventato insopportabile.
Sottoscrivo in pieno!!! Che “palle”!!! Come si fa a non ricevere più questo maledetto messaggio ? IO NON VOGLIO un unico account Google!!! Grazie