Mentre sorseggiavo un ottimo vinello sulla veranda della casa al mare, John Mueller, capoccione di Google Webmaster Tool, postava su Google+ questa notizia shock: l’authorship è un esperimento arrivato a termine. Ciao ciao authorship, insegna agli angeli ad impostare correttamente il rel=author perché i webmaster non ci hanno capito molto. John da questa motivazione alla importante decisione presa:
Authorship fatto bua! Purtroppo, abbiamo osservato che questa informazione non è utile ai nostri utenti come avevamo sperato, e può anche distrarre dai risultati. Per questo motivo, abbiamo preso la difficile decisione di interrompere la visualizzazione della paternità/maternità dei contenuti nei risultati di ricerca.
Eric Enge and Mark Traphagen in un ottimo articolo su searchengineland.com ipotizzano altre motivazioni, ad esempio quella da me accennata: una minoranza di webmaster ha impostato correttamente l’authorship. Inoltre l’impatto della potenza di elaborazione utilizzata non era giustificata dai ritorni ottenuti. A tutti noi piace pensare che Google abbia una potenza di elaborazione infinita. Non è così.
Quindi dopo la rimozione della foto avvenuta a Giugno, si è deciso di eliminare completamente questa informazione nei risultati di ricerca. Qualcuno ha chiesto a Mueller se comunque questi dati saranno utilizzati in maniera silente da Google, la risposta è molto chiara: NO! Potete comunque lasciare il codice, per noi varranno in ogni caso come il due di picche a briscola!
Avrò modo di approfondire meglio questo importante cambiamento, per ora rispondo a due quesiti:
Non vedremo mai più facciozze nelle nostre ricerche?
Si, quelle provenienti dai risultati privati My Answer, pescando i post da Google Plus.
Parole di John Mueller: il cambiamento sull’authorship di oggi non influisce sulle caratteristiche social nei risultati delle ricerche.
REL=PUBLISHER
Qui non cambia NULLA!!!111!!! Perché, come è stato sempre detto, non c’entra nulla con l’authorship, ma è utile per collegare il sito web al profilo Google Plus, per l’attivazione di molteplici servizi.
NON PIANGERE SCRICCIOLO
Lo so, concettualmente l’authorship era una figata e credo non sia morto, modificheranno solo il modo con cui recuperare queste informazioni, e questo non cambia di una virgola il tuo lavoro. Devi continuare nella tua attività pura e dura di creazione di contenuti utili e relazioni efficaci, lascia stare questi tecnicismi, vedrai che Google troverà altri modi per ottimizzare la SERP e farci impazzire con webmaster tool 😉