Cos’è l’authorship
L’Authorship è in poche parole la certificazione di autore, un modo semplice creato da Google per determinare chi ha realizzato un determinato contenuto. Fino a poco tempo fa l’unico modo che aveva Google per determinare la bontà di un articolo era legato alla qualità del sito ospitante, con la nascita di Google Plus viene preso in considerazione anche, giustamente, l’autore. Con l’authorship quindi è possibile dichiarare la paternità/maternità di una pagina web associandola al profilo Google+ della persona che lo ha scritto.
A cosa serve l’authorship?
Grazie all’authorship, Google avrà ben chiaro quello che pubblichi e potrà valutare l’affidabilità, pertinenza e la popolarità dei tuoi contenuti assegnandoti un punteggio (author rank) che si presume sarà utilizzato per premiarci o affossarci nei risultati di Google Search, ma al momento non c’è nulla in merito. La definizione “author rank” non è di Google, ma dei SEOche hanno preso spunto da un prevetto Google: agent rank.
L’author rank dovrebbe essere una sorta di PageRank da attribuire però non alla singola pagina web ma al profilo autore con l’obiettivo di determinare quanto autorevole può essere online una persona. Mutt Cutts, nella recente conferenza dell’SMX Advanced di Seattle, ha affermato che una forma di Author Rank viene già utilizzato per gli In-Depth Articles (articoli di approfondimento in merito ad un determinato argomento) che vengono visualizzati in casi specifici nei risultati delle tue ricerche. Ecco la pistola fumante! https://twitter.com/mattcutts/status/443560265808756736
Esiste una procedura per consentire a Google di individuare i tuoi post e presentarli come contenuti di approfondimento nella pagina dei risultati di ricerca, è tutto nella guida degli Strumenti per il Webmaster.
Informazioni sull’autore nei motori di ricerca
Google sta sperimentando la visualizzazione delle informazioni sugli autori nei risultati di ricerca per consentire agli utenti di trovare contenuti straordinari
Inizia con queste parole la pagina della guida ufficiale di Google in merito alla visualizzazione degli articoli con authorship impostata correttamente. “Google sta sperimentando” ed è proprio vero. Da quando è stato introdotto l’authorship ci sono stati diversi cambiamenti nelle informazioni presentate in merito nei risultati delle nostre ricerche. Fino al 27 Giugno del 2014 su questo post avresti letto:
Eseguendo una ricerca su Google, ti sarà capitato di vedere una faccina a fianco ad uno dei risultati presentati, ecco quello avviene grazie all’authorship. Le immagini attraggono facilmente lo sguardo, quindi i risultati presentati con la tua immagine del profilo di Google Plus tendono ad essere notati e cliccati maggiormente rispetto a risultati analoghi e magari presenti in posizioni di ricerca più elevate. Questo è sempre vero? No, ci sono anche studi contrari, ma comunque tu hai sempre la pezza giusta: fa personal branding. La gente inizierà a riconoscere e ricordare il tuo volto spulciando nei risultati di ricerca e probabilmente, se non scriverai solo cazzate, inizierà a fidarsi di qualsiasi contenuto pubblicherai in futuro.
Esempio:
Ora non è più così, l’avevo annunciato su Google Plus il 26 Giugno
ecco come si presenta ora una SERP con articoli con authorship impostata correttamente
E’ sparita l’immagine ed è rimasto il nome dell’autore con link verso il profilo Google Plus, quindi gran parte dei ragionamenti fatti in precedenza rimangono, si perde ovviamente l’impatto dovuto all’immagine. Sarà sempre così? Non si sa, Google sta sperimentando la soluzione più efficace. Al momento credo che abbiano deciso di uniformare i risultati in quanto c’era un’enorme sbilanciamento di visibilità verso chi aveva impostato correttamente l’authorship e questo non sempre andava di pari passo con la qualità dell’articolo. Al netto di tutte le dietrologie possibili, l’unico obiettivo che si è sempre posto Google è quello di offrire una ricerca sempre più efficace e consona alle esigenze dell’utente. Infatti anche prima di questa modifica Google diceva “Tieni però presente che Google mostrerà la tua immagine nei risultati di ricerca soltanto quando ritiene che possa essere utile per l’utente“, infatti qualcuno non ha avuto mai il piacere di vedere la propria immagine e diciamolo francamente sono gli unici contenti di quest’ultimo cambio (mal comune mezzo gaudio). Probabilmente nel futuro aggiungeranno un link per la visualizzazione dei post più interessanti dell’autore o altro, non lo so, ti terrò aggiornato. L’unica certezza è che l’authorship non ha assolutamente perso di importanza e devi impostarla quanto prima.
Google analizza i tuoi articoli con authorship
Vuoi una prova? Vai in Google Webmaster Tools, nella scheda “Funzioni Sperimentali” è possibile visualizzare le statistiche dei tuoi contenuti collegati all’autore, compreso i post di Google+.
Come faccio a impostare l’authorship?
Ci sono diversi modi per farlo, ma essenzialmente sono due le operazioni da eseguire:
- Inserire nel tuo profilo Google+ il link al sito che contiene i tuoi contenuti
Come si fa? Come?
– stiamo calmi.-
Modifica la sezione ”Autore” del tuo account Google Plus
Nella finestra di dialogo visualizzata, fai clic su Aggiungi link personalizzato, quindi inserisci l’URL del sito web. Se lo desideri, puoi fare clic sull’elenco a discesa per specificare quali utenti possono visualizzare il link.
Fai clic su Salva. - Inserire negli articoli del sito/blog il riferimento al tuo profilo Google Plus.
Qui le cose si complicano in quanto le modalità per svolgere tale operazione sono diverse e dipendono dal grado di nerdaggine che è in te e dalla tecnologia utilizzata per lo sviluppo del tuo blog. Tranquillo, se ci sono riuscito io ci può riuscire CHIUNQUE!
Vediamo assieme tre metodi, dal più semplice al più complicato:
- Aggiungete nel vostro articolo un link verso il tuo account Google+
Esempio:
<a href=”[profile_url]?rel=author”>Salvatore Russo</a>
Sostituisci [profile_url] con l’URL del tuo profilo Google+, in questo modo:
<a href=”https://plus.google.com/+SalvatoreRusso?rel=author”>Salvatore Russo</a> - Se utilizzi WordPress basta installare ed attivare il plugin http://wordpress.org/plugins/wordpress-seo/ dopodiché andare su Utenti, aprire il tuo profilo utente e nella casella Google+ aggiungere l’indirizzo del tuo account Google+, lo stesso del punto precedente. Questo metodo va bene per blog con singolo autore oppure con multi-autore, basterà infatti in ogni scheda utente aggiungere il link al proprio account Google Plus.
- Il Triangolo dell’autore
Supponiamo che per qualsiasi motivo non sia possibile applicare le due soluzioni precedenti, devi adottare un procedimento un po’ più lungo ma comunque di facilissima implementazione:
- Nel tuo post aggiungi un link che porti ad una tua pagina “chi sono”
<a href=”indirizzo pagina chi sono” rel=”author”> Bio di Salvatore Russo</ a> - Nella Pagina “chi son”o inserisci un link verso il tuo account Google+
<a href=”https://plus.google.com/+salvatorerusso” rel=”me”>Google Plus</ a>
Controlla che tutto funzioni
Una volta seguiti i due step verifica che a livello tecnico sia tutto corretto e per farlo puoi utilizzare lo strumento di test dei rich snippet.
Inserisci l’indirizzo di un qualsiasi articolo scritto da te in cui hai implementato il rel=author e clicca su Anteprima. In un attimo avrai il responso, come in questo esempio:
Questo è il link ufficiale di Google in merito all’authorship: https://plus.google.com/authorship
Sull’argomento si sono scritti fiumi di articoli, sia sulla modalità di implementazione che degli effetti prodotti dall’authorship. Io ho voluto dargli di proposito un taglio semplice, in modo tale che possa essere di aiuto per tutti, affrontando le casistiche più comuni legate all’implementazione ed i tormentoni più in voga.
DOMANDE FREQUENTI
- L’Authorship è possibile impostarla solo per i profili?
Si, è legata all’autore del contenuto, quindi ad una persona. - Il contenuto può essere associato ad una Pagina Google+?
NO! Lo ripeto ancora una volta, l’authorship associa la paternità/maternità di una pagina web al profilo Google+ della persona che lo ha scritto. Per le Pagine Google+ si può impostare il “publisher” che è tutt’altra cosa, serve per dire a Google guarda che questa Pagina Google+ è associata a questo sito. Tecnicamente è comunque possibile impostare una Pagina Google+ come autore di un contenuto, ma Google non ne terrà conto. - Che tipo di pagine possono essere utilizzate per l’authorship?
Volendo tutte, ma quelle che saranno prese in considerazione solitamente sono gli articoli, sicuramente non una scheda prodotto, un annuncio pubblicitario o news feed. - Se non la imposto succede qualcosa?
No, stai solo perdendo una grande opportunità. Vai tranquillo.
LEGGENDE
E’ di pochissimi giorni la notizia del nuovo servizio Google Domain con cui sarà possibile acquistare domini direttamente da Google. La fantasia dei G+omblottisti è inarrestabile e si sono spinti fino a produrre questo scarabocchio di ragionamento: AHHHHHHHH ECCOOOOOOOOOOO CAPITO TUTTO! L’immaginina nell’authorship è stata tirata via perché sarà visibile solo a coloro che acquisteranno un dominio Google!
E’ una fesseria, enorme.
MY ANSWERS
Le immaginine non sono del tutto sparite dalle ricerche Google! Se esegui una ricerca mentre sei loggato con un account Google, potresti visualizzare dei risultati “privati” (grazie alla funzionalità “My Answers“) provenienti da Google Plus ed ecco che rispuntano le facce!
Ti dirò di più, l’immagine è ora visibile anche sulle Pagine Google+, non è ancora generalizzato ma ho visto diversi esempi.
Quindi alla “faccia” di tutti quelli che vedevano, per l’ennesima volta, in quest’ultima modifica un segnale evidente dell’imminente morte di Google Plus. Direi che rafforza e giustifica la scelta di tutti coloro che hanno iniziato a fare sul serio con il Social Layer di Google.
UPDATE 28 Agosto 2014
Bell’articolo vero? Peccato che abbiano deciso il 28 Agosto 2014 di abbandonare il progetto Authorship, o meglio questa versione.
Impostare correttamente l’authorship non era un punto di arrivo, ma di partenza. La gente compra da persone di cui si fidano, questo Google lo sa e premia nella SERP chi riesce ad instaurare un buon livello di interazione con gli utenti. Il mio consiglio quindi è di instaurare conversazioni efficaci su Google+. Hai la possibilità di ottenere un grosso vantaggio competitivo, cogli l’attimo.
Ottimo articolo che io ho utilizzato per impostare Google Authorship per un paio di miei blog. Mi sono anche permesso di menzionarlo all’interno di un mio articolo che e piu che altro una lista con consigli su come aumentare il traffico di un blog o sito web. Lo puoi trovare qui https://wpmanaged.org/97-consigli-incrementare-traffico-del-tuo-blog/ Ne sarei felice di sapere cosa ne pensi.
Saluti
Ciao Madalin 😉
mi fa piacere anche se l’authorship, come indicato a fine articolo, è un progetto Google ormai chiuso.
In merito al tuo articolo è un lavoro molto generoso e ti faccio i complimenti.