Gruppo Facebook: Creare, Amministrare, Cloacare, Commentare e Annichilire

è una giostra che va, questa vita che gira insieme a noi e non si ferma mai. Ogni vita sa che rinascerà in un fiore, che fine non ha. Ingonyama nengw’ enamabala [cit. Re Leone]

Osservo da anni la vita di molti Gruppi Facebook. È un lavoro meticoloso, devi osservare senza intervenire in alcun modo nella vita del branco. È un lavoro emozionante, vedere crescere e evolvere questi Gruppi Facebook mi riempie il cuore. È un lavoro straziante, la fine di un Gruppo Facebook è sempre un momento triste, però sai che a breve ne nascerà un altro e tutto ricomincerà.

Il ciclo di vita di un Gruppo Facebook

Ho sitentizzato la vita di un Gruppo Facebook in 5 fasi: Creare, Amministrare, Cloacare, Commentare e Annichilire. Assieme danno vita al sistema CACCA. Tutto nasce, muore e rinasce. Sempre nella stessa maniera. Come potrai immaginare, non parlo del tuo Gruppo Facebook. È OvviO. Il tuo è diverso. Parlo del Gruppo Facebook degli altri.
Ora ti racconto la storia breve della maggior parte dei gruppi Facebook (non il tuo).

La storia breve, ma intensa, di un Gruppo Facebook

Tizio crea un gruppo su Facebook. È contento, pieno di energia e entusiasmo. Scrive un bel post introduttivo, molto coinvolgente, in cui spiega la filosofia del gruppo e l’argomento principale.

Iniziano ad arrivare i primi iscritti che pensano bene di farsi conoscere con un originale “grazie per avermi accettato in questo gruppo”. Tizio che ha creato il gruppo su Facebook risponde volenteroso.

Dopo mesi di saluti, Tizio che ha creato il gruppo su Facebook, inizia a postare post interessantissimi e condividere link di altri utenti, perché la condivisione è importante.

Gli iscritti, galvanizzati, elargiscono like, commentano alla grande e iniziano timidamente a pubblicare post. Poi si accorgono che Tizio che ha creato il gruppo su Facebook è leggermente permissivo… quindi iniziano a postare un po’ di più, poi un po’ ancora di più e poi “forse sarò OT ma vorrei condividere con voi…” pubblicando qualsiasi cosa.

Tizio che ha creato il gruppo su Facebook si rende conto che il suo gruppo è diventato una cloaca! – Ma come è possibile? – Si domanda. Erano tutti così gentili!!! Allora decide di mettere un bel post in evidenza con le REGOLE DEL GRUPPO: non si postano link, non si polemizza con i commenti degli altri utenti, si può parlare solo di determinati argomenti, non si può fare i fighi con i propri progetti, nominare la propria azienda e chi esce per ultimo dal bagno spegne la luce!

Qualcuno fa notare al Tizio che ha creato il gruppo su Facebook che non è molto carino quel post. È un po’ come andare a casa di amici e trovare scritto sullo zerbino “Non spruzzare di piscio il water” anziché WELCOME.

Le cose funzionano per un po’, anche se serpeggia il malumore! Insomma senza link è una tortura. La timeline è una noia mortale. Marzullo a confronto è tutta vita.

Per fortuna arrivano gli gnubbi! Iniziano a fare domande semplici, quasi sempre anticipate da “scusate se faccio una domanda stupida, ma…”

A quel punto arrivano Quelli che ne sanno a pacchi, demoliscono lo gnubbo e se ne vanno, lasciandolo tramortito e sanguinante

Il tizio che ha creato il gruppo su Facebook è in crisi, cerca di aiutare lo gnubbo ma senza offendere Quelli che ne sanno a pacchi.

Lo gnubbo continua a piangere, qualche altro gnubbo va in soccorso aggiungendo minchiate. Ritornano Quelli che ne sanno a pacchi e fanno strage di gnubbi.

Arriva il Paladino della giustizia amico di una vita di Tizio che ha creato il gruppo di Facebook e urla “Weeeeee allora! Ma come è possibile che ogni volta è sempre la stessa storia? Se qualcuno fa una domanda, perché dovete rispondere tutti inaciditi? Sarà una domanda pure banale, ma cosa vi costa rispondere con cortesia? Oppure se la reputate una minchiata epica, perché smettete di fare le vostre cose importantissime e perdete tempo a rispondere inaciditi? Se reputate che il gruppo in questa maniera diventi un Help Center, scrivete contenuti interessanti, così da equilibrare il tutto”.

Dopo 2 secondi arriva uno di Quelli che ne sanno a pacchi e demolisce pure il Paladino della giustizia amico di una vita di Tizio che ha creato il gruppo Facebook.

Paladino della giustizia amico di una vita di Tizio che ha creato il gruppo Facebook abbandona il gruppo con un post del tipo “basta, me ne vado, è chiaro che in questo gruppo si vuole solo fare polemica e non costruire nulla di utile”

Uno gnubbo commenta il post di addio del Paladino della giustizia amico di una vita di Tizio che ha creato il gruppo Facebook con il link della Pagina “Cercare attenzioni scrivendo post d’addio prima di abbandonare un gruppo

Tizio che ha creato il gruppo su Facebook è deluso, smette di pubblicare post e si limita a fare il vigile, controlla il traffico di post, multa link sottobanco, etc. La sera piange, soffocando le grida con il cuscino.

Il gruppo si cloaca enormemente.

In giro si dice “ma tu sei in quel gruppo? Sì, ma non leggo mai nulla, sono una massa di coglioni”.

Il gruppo vive di vita propria per un paio di anni ancora.

Il Gruppo Facebook muore.

Appena chiuso un Altro Tizio ne approfitta e crea un nuovo gruppo con lo stesso nome di quello precedente. È contento, pieno di energia e entusiasmo. Scrive un bel post introduttivo, molto coinvolgente, in cui spiega la filosofia del gruppo e l’argomento principale.

Iniziano ad arrivare i primi iscritti che pensano bene di farsi conoscere con un originale “grazie per avermi accettato in questo gruppo”.  Altro Tizio che ha creato il gruppo su Facebook risponde volenteroso.

Tutto si ripete.

Il Gruppo Facebook muore.

Appena chiuso un Altro Altro Tizio ne approfitta e crea un nuovo gruppo con lo stesso nome di quello precedente.È contento, pieno di energia e entusiasmo. Scrive un bel post introduttivo, molto coinvolgente, in cui spiega la filosofia del gruppo e l’argomento principale.

Iniziano ad arrivare i primi iscritti che pensano bene di farsi conoscere con un originale “grazie per avermi accettato in questo gruppo”.  Altro Altro Tizio che ha creato il gruppo su Facebook risponde volenteroso.

Tutto si ripete.

Il Gruppo Facebook muore.

Qual è il segreto di lunga vita di un buon Gruppo Facebook?

Il segreto di un Gruppo Facebook sei tu. Se è il tuo, non è come gli altri. OvviO

Salvatore Russo
Salvatore Russo

Brand Builder croccante con morbido ripieno di creatività. Consulente di Branding, Personal Branding, Event Marketing e ideatore di blog di successo. Autore dei libri &Love Story, SEO&Content e SEO&Journalism. Founder e Direttore Creativo di &Love.

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4 commenti

  1. Buon pomeriggio Salvatore 🙂 bello l’articolo, sono pienamente in accordo con te su quasi tutti i punti ma ogni tanto c’è una eccezione … non tutti gli amministratori e i gruppi sono uguali 😛

    A parte gli scherzi se hai voglia di dare una sbirciatina al mio progetto mi farebbe piacere, poi magari fammi sapere cosa ne pensi, buona giornata 🙂

  2. ?come spesso capita i post del Russo sono intelligenti e fanno sorridere. Siccome io “ne so a pacchi” farei solo una piccola modifica al titolo : Gruppi Facebook DI SUCCESSO. Penso infatti che il 99% abbondante dei gruppi FB non arrivino nemmeno alla seconda delle fasi segnalate.

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